Cantiere
olio su tavola
70 x 65 cm
1926
Opera esposta:
Mostra Italiana di Birmingham e Sindacato Nazionale Fascista
III Mostra Sindacale d'Arte Triveneta (Padova)
I Quadriennale d'Arte Nazionale di Roma del 1931
Opera esposta alla Biennale di Venezia del 1926
Non disponibile
Albano Vitturi nasce a Verona il 9 dicembre 1888 e muore a San Bonifacio (Verona) nel 1968.
Nonostante la sua inclinazione all’arte, si dedica agli studi classici e si laurea in legge, nel 1912, a Padova. Frequenta l'ambiente veronese brulicante di giovani artisti quali Rossi, Martini, Garbari, Moggioli, Trentini, Zamboni, Pigato e Farina. Abile colorista, raggiunge la piena maturità artistica in coincidenza con la sua partecipazione alla spedizione militare in Albania dal 1916 al 1919.
In un diario dell’epoca troviamo annotate le sue considerazioni sull’ arte: ”Un’ arte fatta di impeto primitivo in cui solo i toni e i blocchi plastici sono il fine. Da queste deve nascere la ragione di esistere – il sentimento ecc. – in cui le facce e i gesti non esistono per ridere, piangere, ecc ma in ragione del movimento plastico. Non più le belle forme. Non più i bei toni. Ma tutto un cozzo, un contrasto che dia sensazioni di moto, suono, odore, ecc. Deformazioni. Tralasciare i particolari, i contorni, i chiaroscuri irreali. Non più soggetto, il soggetto – il titolo sarà solo il segnale per distinguere un’ opera d’ arte dall’ altra – pertanto origine dell’ opera stessa. Una deformazione che non nasce da idee letterarie, ma solo dal senso plastico".
Vitturi, con gli amici veronesi Trentini, Zamboni, Pigato e Farina, partecipa alle Mostre di Ca’ Pesaro e a partire dal 1924 è invitato per sette volte alla Biennale di Venezia.
Alla Galleria Il Milione di Milano si tiene, nel 1931, la sua prima personale.
Faraci Arte
P IVA 04398980237
C Dest - Usal8pv
Tel. +39 347 129 8287
Via Garibaldi, 6 cap. 37121 Verona.
Legalmail - faraci.cateno@legalmail.it
© 2020, Faraci Arte