Fortunato Depero

F.-Depero-Quattro-pesci-1920-21-per-sito

Quattro pesci

tarsia di stoffe colorate
42,5 x 42,5 cm
1920/21

 Non disponibile


 

 

 Opera pubblicata su:

- Catalogo "Omaggio a Depero dalla sua valle”, a cura di M. Nebl e M. Scudiero, Palazzo Assessorile, Cles (TN), 25 settembre 2021-13 febbraio 2022: pag. 39;

- Catalogo “Depero Futurista e Artista Global”, a cura di M. Scudiero, Museu de Arte Contemporanea de Sao Paolo, Brasile, 30 gennaio - 27 marzo 2016: pag. 20;

- Catalogo ”Depero futurista y artista global”, a cura di M. Scudiero, Galeria del Centro Cultural de la Università Catolica, Lima, Perù, 18 maggio-2 luglio 2016: pag. 20.

Opera archiviata

 

Fortunato Alberto Lorenzo Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 1960) è stato uno dei massimi esponenti del Movimento Futurista, l’avanguardia artistica più rilevante nell’Italia del primo Novecento.

Depero fu fondamentale per lo sviluppo del cosiddetto Secondo Futurismo, la seconda fase del movimento artistico. Il secondo futurismo si distingueva dal primo per una maggiore fusione tra arte e realtà; fu inaugurato nel 1915 da Giacomo Balla (Torino, 1871 – Roma, 1958) e Depero con la stesura del Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo. Nel Manifesto Depero e Balla si dichiaravano astratti futuristi e si erano posti come obbiettivo la nascita di un’arte che coinvolgesse ogni aspetto della vita pratica.

Tramite la fusione dell’arte con la vita quotidiana i futuristi avrebbero rallegrato l’universo ricreandolo integralmente. Per raggiungere tale scopo gli artisti avrebbero dovuto prendere ispirazione dall’impalpabile, per poi combinarlo con la loro ispirazione, dando vita così a dei complessi plastici. Si trattava delle nuove opere futuriste, che avrebbero soppiantato l’arte precedente, tramite l’uso di materiali innovativi e la combinazione di tecniche fino a quel momento rimaste separate.

Il Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo dimostra la carica rivoluzionaria e innovatrice dell’opera di Fortunato Depero. Infatti, il roveretano fu una grande sperimentatore e cercò di portare la sua arte in mezzo alla gente e nelle strade, applicando i principi della ricerca artistica futuristica a diversi campi dell’arte e della produzione. Per raggiungere tale obbiettivo Depero non si limitò alle ricerche artistiche classiche, quali pittura, scultura e architettura, ma si occupò della produzione di arazzi, scenografie, campagne pubblicitarie e padiglioni.

Già con il 1920, i famosi "arazzi" di Depero oltre ad essere come dei dipinti figurativi, cioè narrativi, divengono anche una palestra di sperimentazioni grafico-impaginative. Infatti, Depero ripartisce lo spazio in quattro comparti simmetrici, dove la stessa immagine si ripete, in modo seriale, a volte a colori alterni. E’ un approccio quanto mai optical e certamente può essere considerato la preistoria del Pop, cioè delle composizioni di analoga impaginazione di tante opere di Andy Warhol.

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