Vittorio Avanzi (Verona, 21 febbraio 1850 – Campofontana, 7 agosto 1913) fece i primi studi a Verona e, in seguito, passò all'Accademia di Monaco di Baviera per specializzarsi. Fu un pittore di natura prevalentemente paesaggistica, dotato di una espressione molto viva. Espose a Torino e Firenze e a Venezia dal 1897 al 1899 partecipando alle Esposizioni Internazionali d'Arte.
Predilesse il paesaggio che riprodusse con efficace, sobrio naturalismo, felicemente resi gli effetti di luce, vivace ed espressivo il colorito anche se qualche volta la delicata esecuzione può apparire manierata. I suoi dipinti raffigurano dintorni di Monaco, soggetti montani del Bergamasco, tratti dell'"Adigetto" e della "Campagnola" di Verona, paesaggi collinosi del Veronese, specie dei dintorni di Campofontana (dove soggiornò lunghi periodi), marine veneziane e capresi.
Il primo quadro, che gli diede fama di pieno verismo, fu Dintorni di Dachau, che, esposto a Torino, venne acquistato dal Duca di Genova.
Ottennero largo favore della critica Paesaggio dell'Isaar, La Marina di Capri, Prime foglie, tutti esposti a Firenze e venduti nel 1887; inoltre Prima della pioggia, acquistato dal senatore G. Camuzzoni, allora sindaco di Verona.
Espose in varie importanti rassegne; così a Venezia nel 1887, alle Biennali veneziane del 1895, 1897, 1899; alle Biennali di Verona costantemente dal 1867 al 1912; a Roma nel 1891; a Monaco, e in varie esposizioni in Svizzera. Molti i suoi quadri in collezioni pubbliche e private.
Morì a Selva di Progno (Verona) l'8 agosto 1913.
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